di: Paolo Girotti 

Paolo Girotti (Milano, 1965). Giornalista dalla fine degli anni 80 e a “Il Giorno” dal 1996, dove si occupa di cronaca. Lavora da sempre nel campo della comunicazione. Curioso e ottimista per natura, poco incline alla sopravvalutazione del ricordo, appassionato di storie e contemporaneità (ogni cosa ha valore se sta bene collocata nel tempo in cui è stata creata), ha una passione viscerale per l’arte, soprattutto quella che rivolge lo sguardo in avanti a costo di risultare destabilizzante. Per qualche anno ha diretto una galleria di arte contemporanea. [x]

Nel 1954 Aldo Casaroli e Luigi Vedani, in un piccolo capannone di via Balbo a Legnano, cominciano a costruire la storia di un’azienda che da realtà laboratoriale e artigianale, nel periodo di massima espansione (tra la fine degli anni 70 e i primi anni 80) arriverà a contare 140 dipendenti, lasciando un segno indelebile – purtroppo ancora oggi assai poco conosciuto – nella storia industriale della città e del design dell’arredamento da ufficio.

Capacità imprenditoriale, abilità manuali nelle lavorazioni acquisite con l’esperienza e una buona dose di intuito, coraggio – nonché di una sana incoscienza – sono i tratti essenziali su cui s’innerva la storia di Velca che in poco più di trent’anni – prima della cessione, nella seconda metà degli anni 80, alla multinazionale Knoll – contribuiscono a renderla florida.

Dal 1954 al 1986 la vicenda imprenditoriale di Velca viene gestita in prima persona dai cofondatori e comproprietari Vedani e Casaroli che, nel corso della loro trentennale attività manifestano i connotati operativi di una “visione” innovativa sotto più aspetti. Sul fronte della produzione del materiale grafico a sostegno della commercializzazione va rilevato il determinante contributo del grafico Michele Provinciali, dell’art director Claudio Platania e del fotografo Oliviero Toscani, autore delle immagini scelte, nella prima metà degli anni 70, per pubblicizzare alcuni prodotti. Nei riguardi della promozione del brand, la scelta di essere presenti in modo massiccio con consistenti investimenti pubblicitari e una attenta programmazione delle presenze sui diversi media disponibili evidenzia una visione del tutto inconsueta per l’epoca e riscontrabile solo in realtà produttive di entità assai più rilevanti.

La prima crescita consistente di fatturato è da collegarsi alla produzione di mobili studiati per offrire un solido sostegno ai televisori per i quali – nel medesimo anno di fondazione della Velca, il 1954 – ha inizio la programmazione ufficiale di trasmissioni rivolte al grande pubblico. Altro scatto in avanti è l’importante commessa che porta l’azienda legnanese ad arredare gli Autogrill che, alle soglie del boom economico, cominciano a punteggiare le autostrade della penisola. Infine, di lì a poco – intorno agli anni 60 – l’avvio della produzione delle prime serie di sedie e sgabelli con struttura metallica.

Quest'ultima fase trova forza e si consolida con lo spostamento dal piccolo capannone di via Balbo alla nuova sede di via Jucker, un piccolo complesso progettato da Vito e Gustavo Latis, autori di pagine importanti nella storia dell’architettura contemporanea, che realizzano un edificio industriale decisamente all’avanguardia e ancora oggi fra i riferimenti architettonici del settore in Lombardia. Si tratta di un piccolo stabilimento, con annessa esposizione, composto da due volumi tra loro addossati, che corrispondono a una manica orizzontale coperta a shed – in cui trovano posto laboratori e reparto verniciatura – e a un padiglione a pianta rettangolare, che funge da sede espositiva e amministrativa. Lo stabilimento, che in origine occupa una superficie di 3.300 metri quadrati, verrà poi ampliato su progetto dei Latis estendendo la manica a shed e realizzando un ulteriore volume verticale.

La nuova sede – completata nel 1962 – diviene in seguito, sul finire degli anni 60, la moderna e efficiente base per una strategica e lungimirante rigenerazione del parco dei collaboratori aziendali imperniata in primo luogo sul reclutamento di giovani designer chiamati a rinnovare il catalogo creando nuovi prodotti.

Le soluzioni ideate sono centinaia, e tra le “icone” del gruppo spiccano almeno tre oggetti di complemento, che portano la firma dei designer Roberto Lucci e Paolo Orlandini: la scala Scaleo, la serie di appendiabiti, portaombrelli e servomuto Vip e lo sgabello Golf, che hanno ampia commercializzazione in tutta Europa e sono tuttora oggetto di culto per gli appassionati del settore.

Un capitolo a parte merita il prodotto che, con tutte le sue numerose varianti, va considerato l’articolo di punta dell’intera gamma di produzioni realizzate da Velca nei suoi oltre trent’anni di attività: la serie di sedute K, sviluppata in quattro anni di lavoro (1970-74) dagli stessi Lucci e Orlandini. Progettazione che, in prima battuta, era stata assegnata da Vedani e Casaroli all’allora promettente ex-allievo e assistente di Marco Zanuso, Renzo Piano.

L’estensione della gamma, ramificata in diverse varianti per l’ufficio e il mondo del contract, trasforma ben presto la serie K nel prodotto di maggiore successo commerciale dell’azienda, con una fama che nel corso degli anni 70 e 80 supera i confini europei, arrivando a vantare una consistente diffusione sia negli Stati Uniti che in Giappone e una lista pressoché infinita di clienti (alberghi, centri congressi, teatri, aeroporti, ambasciate e grandi gruppi industriali) che hanno avuto e talvolta hanno ancora sedie e poltroncine K nelle loro strutture.

	name:	Golf - sgabello
1975	by:	Lucci & Orlandini
	name:	Scaleo - scaletta pieghevole
1974	by:	Lucci & Orlandini
	name:	Vip - portaombrelli, appendiabiti, servomuto
1970	by:	Lucci & Orlandini
	name:	K - sistema di sedute
1968-‘74	by:	Lucci & Orlandini

1968-‘09	name:	Lucci & Orlandini (L/O Design)

2021	Mostra Dove c'è gente c'è Velca. Da legnano al MoMA, Sala rossa Museo Fratelli Cozzi - Fuorisalone, 05-12 settembre, Milano
1983	Die Gute Industrieform. If 83 - Hannover [D] (K)
1983	Mostra Dal cucchiaio alla città nell'itinerario di 100 designers Congresso ICSID - Triennale di Milano - Milano (K, Scaleo)
1982	Honorable Mention Award e ROSCOE Commendation AWARD, New York, NY [USA] (K)
1979	Selezione XI Premio Compasso d'Oro ADI - Milano (K)
1975	Premio Design 1975 2ème Salon International de l'architecture d'intérieur - Genève [CH] - (Scaleo)
1974	Collezione Museum of Modern Art MoMA - New York (USA) (Scaleo)

	House of Gucci, by Ridley Scott, 2021 (Lucci & Orlandini, Vip - appendiabiti, 1970, Velca)
2022	© video: Umberto Rovelli
	Imma Tataranni - Sostituto procuratore Stagione II, Episodio 1, Mogli e buoi | Regia: Francesco Amato
2022	© video: RAI1 - Raiplay
	Salvage Hunters, Ep. 58 Sgabello Golf by Lucci e Orlandini for Velca 1975
2022	© video: Umberto Rovelli
	Imma Tataranni - Sostituto Procuratore Dal racconto di Mariolina Venezia | Regia: Francesco Amato
2022	© video: Pinuccio Fappiano
	Imma Tataranni - Sostituto Procuratore Scena 3° Puntata - Imma e Calogiuri (La gelosia...)
2022	© video: Imma Tataranni Fanpag
	Gabriele Vedani, figlio di Luigi, cofondatore di Velca (con Aldo Casaroli)
2021	© video: L'Informazione Online
	Mostra Velca al Museo Fratelli Cozzi | Intervista a Elisabetta Cozzi e Gabriele Vedani
2021	© video: Sempione News
	Elisabetta Cozzi, direttrice del Museo Fratelli Cozzi
2021	© video: L'Informazione Online

1993	Flavio Conti, Lucci e Orlandini, Rima Editrice, Milano
1990	Roberto Lucci, Paolo Orlandini, Product Design Models Van Nostrand Reinhold, New York - NY [USA]

Archivio Velca - Eredi Luigi Vedani
Gabriele Vedani
Piazza Gianfranco Ferré, 10
20025 Legnano - Milano
phone +39 335 662 5055
phone +39 0331 884001
gabriele.vedani@outlook.com

Archivio Velca - Eredi Aldo Casaroli
Daniele Casaroli
phone +39 335 533 0190
d.casaroli@gmail.com