CIOCCOLATO LA MOLINA | Mu.De.To. - Museo del Design Toscano, Museo Design Toscana

a cura di: Maria Camilla Pagnini [*]

Maria Camilla Pagnini (Firenze 1968) Consegue laurea e dottorato presso l'ateneo forentino, svolge attività professionale come architetto, si occupa di restauro e comunicazione dei beni culturali; ha collaborato con Enti di Tutela, (tra cui il MiBACT, FAI e ADSI) e associazioni culturali a carattere nazionale, per la realizzazione di progetti ed eventi di valorizzazione curando convegni, giornate di studio, mostre documentarie e percorsi didattici. Ha collaborato con progetti di ricerca con l'università di Pisa. Ha pubblicato volumi e saggi - su riviste a carattere internazionale - intorno ai temi della storia del design, del mecenatismo artistico femminile e della storia dell'architettura e del cantiere con particolare riguardo ai rapporti tra committente e architetto; fa parte del comitato di redazione di riviste che si occupano di storia e promozione del territorio. [x]

Nel 1999 Riccardo e Massimiliano Lunardi avviano una produzione di cantucci con gocce di cioccolato presso il forno-pasticceria in via di Lucciano a Quarrata (PT). L'attività, inizialmente legata al laboratorio artigianale, tra la fine del 2001 e il 2002 assume decisamente i connotati di progetto imprenditoriale. I Lunardi entrano così in contatto con Riccardo Fattori – che in quel periodo lavora in coworking in uno studio professionale di Agliana – con la richiesta di creare un nome e un logo per una nuova azienda di cioccolato.

Riguardo l'identità del brand, Fattori indirizza la propria ricerca privilegiando l’alveo tematico della storicizzazione al fine di conferire al nuovo marchio una facies rassicurante e consueta. Tra le proposte emerse per il logotipo, ne vengono inizialmente approfondite due in particolare. La prima prevede l'utilizzo di un veliero, riecheggiante quello impresso sui pacchetti di sigarette “Nazionali” dai Monopoli di Stato. Una seconda proposta, su cui lavora in parallelo, si evolve invece da screening e documentazioni di Fattori riguardanti la storia del cioccolato. Un “lavoro di scavo” storico-figurativo che arriva a individuare un peculiare tema d’interesse da sviluppare graficamente nella figura de “la Molina”: una cioccolataia di origini ispaniche che si narra sia stata al servizio di Maria Teresa d’Austria, consorte di Luigi XIV, il Re Sole, della quale si conosce solo il soprannome “la Molina” [01], dal “molinillo”, l'utensile di legno usato come una frusta da cucina per preparare la cioccolata in tazza.

[01] Pilar Garcia Louapre, Maria Teresa de Austria, hija de Felipe IV y esposa de Luis XIV de Francia, Vision Libros - Grupo Editor Vision Net, Madrid 2007, p. 100; Elsa Mazzolini, Alessandra Meldolesi, L'Italia del cioccolato, TCI - Touring Club Italiano editore, Milano 2004, p. 24; Giuseppina Carla Romby, Delizie degli Dei. Per una storia della cioccolata tra botteghe e ricette, in Maria Camilla Pagnini, Anna Agostini, Tavole nobili, Op. cit. pp. 92-111, a cui si rimanda per la bibliografia citata.

La consistenza anche narrativa della figura de “la Molina” piace ai Lunardi che danno la loro approvazione a utilizzarne il nome per il nuovo brand. Ne segue l'ideazione del logo, che, come ricorda lo stesso Fattori, nasce «racchiuso in un cammeo, un profilo dal tratto aristocratico, che ricorda un po’ Jacqueline de Ribes, icona di stile, musa di tanti stilisti, e la Carmen di Bizet»[02]. Con il logo nasce anche il claim che da allora accompagna i prodotti de La Molina: “con gli occhi e con la bocca, belli da vedere, buoni da mangiare”.

In questo periodo l'azienda ha la propria sede a Quarrata in via san Paolo [03] con un laboratorio e l’annesso spaccio aziendale, ed entra a far parte della cosiddetta Chocolate Valley [04], vale a dire di quella parte di Toscana, compresa tra le province di Pisa e Prato, dove sono attivi, con i loro laboratori-azienda, maestri cioccolatai pluripremiati e produttori di cioccolato pregiato. Ed è in un contesto talmente competitivo – in cui, solo per citarne alcune, operano aziende d’eccellenza come Amedei, Trinci, Mannori, le pistoiesi Slitti, Catinari, assieme a Salsa e De Castro e Vestri –, che l’impegno dei Lunardi porta La Molina a essere premiata, agli Academy of Chocolate Awards del 2009 (Bronze Award for Best Packaging).

Nella produzione La Molina, immagine, packaging e contenuto sono parte di una storia che ha «la presunzione di essere una forma d’arte edibile». Per questo motivo, per la prima “scatola” importante di cioccolatini, Fattori progetta Il libro dei Cretti, una confezione dedicata ad uno degli artisti più amati, Alberto Burri. Una “replica” gastronomica che non si limita ai soli lavori realizzati dall’artista – i cioccolatini all'interno, in cioccolato fondente al 70%, sono prodotti in stampi che conferiscono superfici screpolate, crettate come il terreno reso arido dal sole [05] –, ma coinvolgono anche la loro principale sede museale: i dolciumi sono infatti racchiusi in un elegante libro nero, come in colore nero è dipinto l’esterno degli ex seccatoi di Città di Castello che ospitano le opere del grande maestro umbro.

Durante gli anni di attività dell'azienda vengono avviate diverse collaborazioni con collezionisti, gallerie d’arte [06], musei [07] e gli stessi artisti. Tra quest’ultime si ricorda la scatola di cioccolatini La fabbrica della memoria realizzata con i coniugi Anne e Patrick Poirier presenti, nel 2007, con una mostra di loro opere nel parco della villa medicea La Màgia (Quarrata), situata a poca distanza dalla sede aziendale. Altro prodotto “artistico” de La Molina è la replica in cioccolato di un lavoro del videoartista americano Gary Hill per la Fondazione Cartier di Parigi (2006). A queste esperienze segue la collaborazione diretta con l’artista newyorkese Rita Lintz per la realizzazione delle Fringes, cioccolatini con la superficie segnata dalle impronte delle frange, appunto. Un omaggio dell'artista al lavoro delle donne che realizza vere e proprie piccole sculture di cui i prototipi in terracotta sono conservati a La Molina.

Nel 2010 entra nel team de La Molina l'imprenditrice Elisabetta Cafissi. Il 2012 è un anno importante per l'azienda, viene infatti creato un prodotto in seguito divenuto iconico: Omaggio a Pinocchio. L'idea nasce per tessere con un coinvolgente fil rouge diversi formati dedicati espressamente all’infanzia: una serie di cioccolatini incartati di forma quadrata; le tavolette realizzate con cioccolato di alta qualità e ingredienti pregiati, tra cui le mandorle di Avola e le nocciole Piemonte IGP; la crema gianduia spalmabile senza grassi idrogenati e olio di palma.

Alla complessa questione posta da questo nuovo packaging – ovvero alla domanda: «Come vestire questo cioccolato, queste tavolette?»[08], Riccardo Fattori risponde con una serie di tavole grafiche che a suo tempo aveva dedicato al famoso Burattino, «ripensando al racconto di Collodi». L'omaggio in cioccolato a Pinocchio viene presentato con una mostra allestita al Parco di Pinocchio a Collodi (Pescia - Pistoia) dal 3 marzo a 15 aprile 2012. In tale sede vengono esposte 14 tavole di Fattori che sono state l’ispirazione per il packaging delle tavolette decorate con episodi del racconto di Collodi, diversi sul fronte e sul retro della confezione, per creare o ricreare la storia accostando i soggetti in modi differenti oppure per i cioccolatini proposti in astuccio-“tronco di legno” o la “latta”: una scatola cilindrica con tappo a pressione che contiene una miscela di cioccolato fondente per cioccolata calda [09]. Tutti le confezioni e i contenitori narrano una parte della storia di Pinocchio o ritraggono un personaggio e sono pronti per il “post-consumo”, ovvero per essere conservati per giocare a raccontare la storia del Burattino.

Il 2012 è anche un anno di cambiamenti per l'azienda, la sede è trasferita [10] in via Bologna, sempre a Quarrata, in un edificio appositamente scelto e ristrutturato per la sua particolare struttura: con la sua copertura cupoliforme e la planimetria pentagonale ricorda infatti un’enorme pralina. All'interno sono allestiti oltre gli uffici amministrativi e lo store anche il laboratorio di produzione, in parte a visibile come una vera e propria fabbrica del cioccolato.

All'inizio del 2014 i Lunardi, maestri cioccolatai e fondatori de La Molina lasciano [11] per tornare a lavorare allo storico forno-laboratorio di pasticceria in via di Lucciano, ancora a Quarrata; l'azienda cambia strategia puntando sull'apertura verso i mercati esteri e l'internazionalizzazione del brand. Già nel 2015, il 70% del fatturato è infatti riconducibile a vendite verso l'estero mentre solo il 30% proviene dall'Italia [12] e a Colonia – in occasione dell’Anuga FoodTec, una tra le fiere più rappresentative per il food –, La Molina riceve, l'Anuga Awards 2015 per il “miglior packaging del prodotto internazionale-dolci”.

Nel 2016 l’azienda inizia una importante collaborazione con Ferragamo creando una pralina per il lancio di una serie di profumi dedicati alla Toscana: Tuscan Scent.

	name:	Uovo sottovetro - dolce tradizionale
2012	by:	Riccardo Fattori


1955	name:	Riccardo Fattori


2015	Anuga Award, Miglior Packaging del Prodotto Internazionale - Dolci, Koelnmesse - Köln [D]
2009	Bronze Award (Best Packaging) - Academy of Chocolate Awards, London [UK]

	La Molina \| regia: Juan Martín \| Naughty Kid production
2016	© video: Cioccolato La Molina

2018	Lino Rossi, Loris Malaguzzi, Compagnia editoriale Aliberti - Correggio - Reggio Emilia
2018	Cioccolato la Molina - catalogo 2017-2018, Cioccolato la Molina - Quarrata - Pistoia
2016	Maria Camilla Pagnini, Anna Agostini(a cura di), Tavole nobili e pietanze quotidiane. Cultura alimentare in Toscana tra Medioevo ed Età moderna, Gli Ori - Pistoia
2016	Riccardo Fattori, C'era una volta... Un re! – diranno subito i miei piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbagliato. C'era una volta un pezzo di... cioccolato, in Maria Camilla Pagnini, Anna Agostini (a cura di), Tavole nobili e pietanze quotidiane. Cultura alimentare in Toscana tra Medioevo ed Età moderna, Gli Ori - Pistoia
2016	Giuseppina Carla Romby, Delizie degli Dei. Per una storia della cioccolata tra botteghe e ricette, in Maria Camilla Pagnini, Anna Agostini (a cura di), Tavole nobili e pietanze quotidiane. Cultura alimentare in Toscana tra Medioevo ed Età moderna, Gli Ori - Pistoia
2015	Alberto Bassi, Food design Italia, Electa - Milano
2014	Cioccolato la Molina - catalogo 2013-2014, Cioccolato la Molina - Quarrata - Pistoia
2007	Pilar Garcia Louapre, Maria Teresa de Austria, hija de Felipe IV y esposa de Luis XIV de Francia, Vision Libros - Grupo Editor Vision Net - Madrid [ES]
2005	Rosalba Gioffrè, Cioccolato. Nuove armonie, Giunti - Firenze
2005	Fernando Marchiori, Il teatro vagante di Giuliano Scabia, Ubulibri - Milano
2004	Elsa Mazzolini, Alessandra Meldolesi, L'Italia del cioccolato TCI - Touring Club Italiano editore - Milano
2000	Adrian Heath, Ditte Heath, Aage Lund Jensen, P300 Years of industrial design Herbert Press - London [UK]
1988	François Burkhardt (a cura di), Cibi e riti, AF Lucini - Milano

Cioccolato La Molina
Via Bologna, 21
51039 Quarrata - Pistoia
phone +39 0573 774379
info@lamolina.it
www.lamolina.it