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COBRA [1968]












SCHEDA PRODOTTO (on/off)




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COLLEZIONE MUDETO



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COBRA 
AREA TEMATICA Design per l'Abitare
TIPOLOGIA Lampada da tavolo orientabile
ANNO 1968
PROGETTO Elio Martinelli
PRODUZIONE / PER Martinelli Luce
RICONOSCIMENTI Eurodomus 2, 1968 - Torino / mostra Elio Martinelli e la Martinelli Luce, Triennale di Milano, 2018 - Milano

MOTIVAZIONE 


di: Umberto Rovelli 

Nato a Lucca nel 1922, Elio Martinelli si diploma all’Accademia di Belle Arti di Firenze come scenografo. Dopo alcuni anni in cui, contribuendo all’attività del padre Plinio, matura al contempo esperienze nel campo della scenografia, si avvia finalmente all’attività professionale (progettazione d’interni e allestimenti per negozi, ristoranti, alberghi e bar) nel “Laboratorio” nel centro storico di Lucca. Qui inizia anche a progettare e realizzare lampade in sinergia con i propri progetti allestitivi.
Nel 1950 fonda Martinelli Luce, realtà manifatturiera alla quale, con estro rigoroso, dà forte impulso sotto il profilo progettuale divenendo ben presto un punto di riferimento nel design italiano nel campo dell’illuminazione.

Se le principali fonti d’ispirazione di Elio sono geometria e natura, d’altro canto la crescita produttiva di Martinelli Luce vive su un crescendo di intuizioni tecnico-produttive – come la realizzazione del diffusore della lampada Serpente (1965) – e azzardi sperimentali sotto il profilo della scelta dei materiali – come l’utilizzo del metacrilato, avviato con anticipo rispetto a realtà concorrenti – e delle soluzioni “laboratoriali” escogitate per le parti mobili – un esempio su tutti, l’asta telescopica di Pipistrello (1965).

Nei primi due decenni di attività Elio Martinelli collabora con noti progettisti del settore ottenendo premi e riconoscimenti. Sotto la sua guida l’azienda partecipa nel 1966 e nel 1968 alle prime due edizioni di Eurodomus. Ancora al 1968 risale il progetto di Cobra, una suggestiva proposta formale di apparecchio illuminante a luce diretta perfettamente risolto in ogni sua parte che è anche una scommessa tecnico-industriale non di poco conto, essendo uno dei primi esempi di lampada da tavolo in resina prodotta ricorrendo a un particolare sistema di stampaggio seriale.

Lampada solida ed elegante, a Cobra non manca l’effetto sorpresa offerto delle rotazioni autonome di base e riflettore: il corpo inferiore, infatti, ruota sulla base sottostante in acciaio ed è collegato al corpo superiore tramite un giunto centrale che permette la rotazione di 360°. «Il risultato è un inaspettato effetto di movimento, che può cambiare la dimensione della lampada con un semplice gesto, senza peraltro modificarne l’armonia [...]. Basta una rotazione per farle cambiare aspetto e convertire il rassicurante profilo sferico in una vibrante “S” [...]. Un segno grafico potente, di matrice organica, che reinterpreta la molteplicità delle forme naturali attraverso l’ausilio del progresso tecnico»[01].

“Cobra” rappresenta così un’ideale sintesi di almeno quattro dei cardini d’ispirazione progettuale ai quali s’alimenta l’intera esperienza produttiva di Martinelli Luce: sperimentazione, geometria, natura, gestualità. Della prima s’è accennato ricordando la creazione dei corpi stampati interamente in resina bianca. La componente geometrica è chiaramente leggibile nella disposizione “raccolta” della lampada nella quale il volume complessivo appare inscritto in una sfera perfetta. La suggestione naturale – il profilo dell’animale pronto all’attacco – si attiva con geniale immediatezza ruotando di 180° la cupola superiore rispetto alla base della lampada. Il che pone direttamente in luce l’ultimo nucleo ispiratore che, gratificando l’aspetto relazionale soggetto/oggetto, garantisce al prodotto quella valenza di libertà e movimento che dà modo al fruitore di elaborare autonomamente e “personalizzare” un rapporto altrimenti anonimo.

Ed è proprio la cifra di “oggetti d’affezione” di altissimo artigianato industriale, che s’è rivelata la carta vincente di molte opere di Elio Martinelli. Non a caso sia nel 2008 (edizione total black in 300 esemplari), sia per i 50 anni di permanenza sul mercato di Cobra, Martinelli Luce ha avuto buon gioco nel proporre serie limitate commemorative. Come le ben 23 edizioni numerate del modello originale “rielaborate”, nel 2018, da progettisti del calibro di Alessandro Mendini, Paola Navone, Paolo Orlandini, Karim Rashid e Marc Sadler, oltre alla versione in rosso lacca (sempre con riflettore interno in alluminio verniciato bianco).

Più di recente, in occasione del centenario della nascita dell’autore (2022), per l’edizione numerata Cobra 100 viene adottato il giallo lucido. Colore che, come ricorda la figlia Emiliana oggi a capo dell’azienda, è legato a un episodio familiare del passato, quando cioè, in occasione di un compleanno della madre, «Elio arrivò a casa guidando un maggiolone giallo. Era il suo regalo per Anna [...] che amava questo colore»[02].


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